All'Extreme Dance Championship a Milano incontriamo gli interpreti di questa nuova arte che mescola danza, acrobatica, attrezzi e tecniche di provenienza circense. Ne approfittiamo per sondare lo spirito e la prospettiva di questa nuova frontiera. 

Anche a loro poniamo le tre domande uguali per tutti/e:

  1. La tua esperienza artistica. Da dove nasce il tuo percorso?
  2. Danza e circo: Quali sono le possibilità originali create da questo connubio?
  3. In che misura eventi come l'EDC possono essere importanti per il settore?

un grazie particolare a Giorgia Sorbo e Paola Polucci per il lavoro di redazione!!

 

 

Maria Agatiello

1)
Ho iniziato con la ginnastica ritmica, praticata per dodoci anni, dopo mi sono avvicinata alla danza, quando avevo diciotto anni ho iniziato a lavorare con la Danza Acrobatica nella compagnia Cataclò, lavoro con loro da molti anni, ma nel 2005, insieme al mio compagno abbiamo fondato una nostra compagnia, La Zamaca Atletich Dance. Con la nostra compagnia abbiamo iniziato a studiare anche le disciplinee aeree. La cosa interessante per noi è stata proprio il poter mettere insieme la danza, l'acrobatica e la disciplina aerea.

2)
La dimesione aerea, il poter volare. L'essere in aria a lavorare, il dover utilizzare la forza fisica nei movimenti, ma allo stesso tempo la morbidezza nel realizzarli, riuscendo quindi a riprodurre la danza generalmente praticata a terra in volo.
Non è facile, generalmente le discpline aeree, essendo discipline circensi, si riempono poi di sequenze con uno stile di circo più che di danza, il nostro obiettivo è invece quello di creare un armonia, una vera e propria danza in volo.

La creazione è molto più difficile, perché richiede una preparazione fisica complessa, nonostante lo sforzo nello stare in tensione, quando si è sopra in volo e magari ci si tiene solo con una mano, bisogna essere in grado di lavorare bene con il resto del corpo, direi che la difficoltà è proprio nel portare sopra, il lavoro generalmente effettuato a terra, mi è lampante riconoscere questo tipo di difficoltà insegnando la disciplina.
Io insegno sia in un'accademia, dove gli allievi hanno chiaramente obiettivi diversi, non gli stessi degli amatori, per quanto riguarda invece appunto l 'insegnamento a persone che si affacciano a questo tipo di attività per la prima volta, vedo che per loro è importante semplicemente il poter cimentarsi in questo tipo di attività,  anche solo lo stare seduti su un cerchio sospeso, che può sembrare una cosa semplice, diventa un obiettivo ed un momento di soddisfazione ed aiuta le persone ad avere più fiducia in se stesse, a pensa re di potercela fare. Molti magari iniziano pensando di non essere in grado e poi muovono invece i loro primi passi sugli attrezzi.
Una volta sull'attrezzo tutto si concretizza in una espressività ed un'estetica differente. Ogni volta e per ognuno, ci sono elementi che si combinano sull'attrezzo,  ma ognuno in volo danza come vuole e crea un qualcosa di unico.La cosa bella è proprio nel vedere che tutti stanno sullo stesso attrezzo in maniere assolutamente personali.
È possibile percepire una voglia di creazione e di sperimentazione proprio nell'utilizzare l'attrezzo e magari nel crearne di nuovi. c è anche questo possibilità. Possiamo immaginare una sedia e crearla in volo, possiamo lavorare con la goccia, creando figure molto particolari. Ultimamente ad esempio si lavora con il palo, ci sono molte varianti, ma ognuna di esse dipende esclusivamente dallo spirito e dalla volontà di immaginazione dell' artefice.

3)
Per far conoscere il mondo aereo, che non è esclusivamente circense, ma molto più ampio, si affaccia anche alla danza ed all'acrobatica. Può essere praticato ad alti livelli come a livelli amatoriali ed in ogni caso portare benefici importanti a chi lo pratica.

 

 

Francesca Mottola

1)
Sono partita dalla Ginnastica Ritmica, disciplina che ho praticato agonisticamente per quasi vent'anni, mi sono poi avvicinata alla danza, moderna e classica. Dopo essermi diplomata alla Royal, dalla Toscana mi sono trasferita a Milano, dove ho frequentato un'accademia multidisciplinare. Ho iniziato così a lavorare con l'acrobatica e la danza, unendomi a varie compagnie, fra cui i Cataclò e il Piccolo Circo di Milano, avvicinandomi in questo modo al mondo Circense ed alle sue discipline. Sono poi entrata nella Libiribì, mia attuale compagnia, con cui abbiamo lavorato molto, in teatro e in televisione.
Dopo queste esperienze mi sono specializzata nell'Acrobatica Aerea continuando a lavorare con la televisione, sono la performer ufficiale della trasmissione televisiva Io Canto ed ho partecipato ad Italia's got Talent.
Qui ho voluto trovare il modo di fondere tutte le mie precedenti esperienze e percorsi di formazione, dalla ginnastica alla danza ed il mondo circense,  approdando alla fine nell'Acrobatica Aerea, che mi ha dato l'opportunità di lavorare in teatro e in circo, mie grandi passioni.

2)
Il poter vivere una dimensione diversa, il poter volare. Quando sono su, riesco a non sentire il resto e mi sento nel mio mondo. Quasi come essere in una favola, era fra l'altro un pò il mio sogno fin da bambina, ho sempre voluto praticare le arti circensi.

3)
Perché spesso il filone del circo in genere, non è conosciuto o comunque è sempre visto e percepito come una realtà particolare e a se stante, questi eventi possono sicuramente avvicinarlo e mostrarlo alla gente.
Credo fra l'altro, lavorando in trasmissioni televisive  con l'Acrobatica Aerea, che la televisione possa essere un importante strumento di diffusione per il nostro mondo, ho l'opportunità di trasmettere questa meravigliosa passione. Spero che questo possa avvicinare i bambini al circo, anche perché è una realtà dalla quale rimangono sempre affascinati, ho modo di vederlo anche con  gli allievi della scuola in cui insegno, la TeatroCircoPuzzle, ho una bambina in concorso oggi ed è bellissimo vedere come siano appassionati e come riescono a vivere questo tipo di esperienze senza spirito di competizione.

 

 

Vito Cassano, Claudia Cavalli, compagnia Eleina D

1)
La compagnia, Eleina D, nasce dall'incontro di percorsi differenti, il mio legato alla danza e quello della coofondatrice, Claudia Cavalli, ex ginnasta ed attualmente danzatrice. La nostra formazione ha origine nel mondo classico e moderno, per poi approdare a quello contemporaneo, sperimentato ed approfondito in Francia. Pian piano ci siamo successivamente avvicinati alle disciplinee aeree, in particolare l'Aerial Silk, componente determinante per l'inizio dell'avventura con Elena Di. Teniamo anche un corso Aerial SIlk, in Puglia a Putignano, siamo partiti otto mesi fa e come noi, i nostri ragazzi stanno sperimentando la fusione fra l'arte dell'espressione corporea e quella dell'Acrobatica Aerea.


2)
Credo che sicuramente siano presenti all'interno delle nostre creazioni somme di ciò che andiamo a comporre, il brivido e la spettacolarità dell'arte circense accanto alla sensibilità data anche solo da un gesto; la sintesi tra queste due componenti rappresenta certamente la nostra volonta ed il nostro lavoro. Sentiamo di non poter fare a meno ne dell'una ne dell'altra faccia di questa splendida medaglia, continuiamo a lavorare per il nostro prodotto, frutto di questa mescolanza. Prodotto che non definiamo ancora finito e che ci auguriamo possa continuare ad arricchirsi senza mai fermarsi.
Abbiamo avuto la possibilità di lavorare con danzatori di Pina Baush e di essere coerenti al nostro percorso artistico, focalizzato e partito non solo dalla cura del gesto, ma anche e soprattuto dalla visione di un'immagine.
Di maggiore intensità sicuramente è il momento della creazione del prodotto finale e quindi dello spettacolo, che nonostante possa avere poi una durata estremamente limitata, anche di cinque minuti, racchiude e trasmette  tutta l'emozione di quello che facciamo.

3)
Nel 2011, anno appunto della creazione della compagnia, avviene sicuramente  grazie alla sperimentazione portata avanti da Claudia, protagonista della scorsa edizione dell'Extreme Dance Championship, dove ha vinto il premio della critica, classificandosi fra l'altro prima con il Silk. Con queste esperienze abbiamo maturato la volontà di voler mettere in rete la nostra sensibilità artistica nella danza con quella delle discipline aeree.

 

 

Paola Subani, Equilibre

1)
Sono la direttrice artistica, insieme al mio compagno, del centro di formazione Equilibre di Sarzana. Vengo dal mondo della danza, e mi sono affacciata al mondo aereo creando appunto questo centro, credendo fortemente che la base, il punto di partenza di questo nuovo mondo sia proprio la danza.

2)
Perché non la si può considerare solo una forma di preparazione fisica, comune a molte discipline, ma piuttosto possiamo vederla come  un involucro di espressivitàe di emozioni che, non possono poi essere scisse dal mondo dell'Acrobatica Aerea, dove la danza si va ad inserire. 
Nella preparazione cambia sicuramente la fisicità, molto diversa da quella della danza ed anche le modalità di preparazione, sono due approcci completamente diversi, che poi si vanno ad unire nelle coreografie di Danza Aerea, tramite il gesto che diviene punto di contatto.
Nel nostro centro di formazione, prepariamo le nostre bambine attraverso allenamenti specifici, lezioni di danza classica, di acrobatica e acrobatica aerea, arrivando poi, con il momento della creazione e di quello dello spettacolo, alla fusione di queste diverse discipline.
Si direi di si, ritrovo il momento di fusione nella parte coreografica e di spettacolo, ma credo che in fase di preparazione, le discipline, comunque diverse fra loro, debbano rimanere separate, anche per il tipo di tecnicità che richiedono, l'acrobatica a terra come quella aerea richiedono ad esempio un preparazione più da ginnasta che da danzatore, l 'equilibrio è fondamentale e lo sforzo muscolare è notevole, necessaria è quindi una preparazione in questo senso, oltre a quella tipica della danza, che richiede invece ad esempio l'allungamento muscolare.
Finalmente possiamo vedere la danza che vola. Già la danza di per se è un qualcosa di estremamente leggero, e con la Danza Aerea siamo riusciti a trovare una dimensione per renderla letteralmente più alta.
Si, finalmente si può danzare in aria, sfidare la forza di gravità, per me, per il nostro progetto è veramente il massimo, questa dimensione ci consente di trasmettere alle nostre allieve quello che vogliamo. Ricordando, che la tecnica e lo studio della danza classica rimangono alla base.

3)
In italia credo che siano importantissimi, perché sono molte le persone che non conoscono ancora questo mondo, se non superficialmente.Quindi questi eventi ci aiutano a promuovere e far conoscere questa realtà;  lo è anche per le allieve, le bambine, che possono scoprire e confrontarsi con gli altri.

 

 

Riccardo Puligni

1)
Vengo da Grosseto, ho diciannove anni. Il mio percorso è sicuramente un percorso sportivo, ho iniziato con il ciclismo, per poi passare all'atletica leggera, entrambe discipline caratterizzate dall'utilizzo e la formazione degli arti inferiori, esattamente il contrario della mia attuale disciplina. Il cambiamento arriva poi con il windsurf, dove l'utilizzo e la resistenza del tronco, contano veramente tanto. Il primo avvicinamento al mondo della Pole, arriva sicuramente con la Ginnastica Artistica. La curiosità nasce dalla visione in televisione di un artista canadese, che io considero un pò come il mio ispiratore.
Intorno al 2005/2006, all'interno della trassmissione televisiva dei record del mondo.
Quando lo vidi attaccarsi all'asta verticale e portarsi in posizione orizzontale, io, ragazzo sicuramente molto vivace ed attivo, pensai subito di voler provare a raggiungere quella posizione. Ovviamente all'inizio con strumenti a mia disposizione, spagliere, piuttosto che i pali che trovavo per strada o simili. Una volta raggiunto quel risultato mi trovai a voler provare a realizzare un record del mondo in tenuta della posizione.

2)
Insomma...dallo sport alla performance! allenandomi sempre di più per questo record del mondo, cominciava ad aumentare il tempo che riuscivo a tenere in quella posizione, continuando a seguire il mio ispiratore mi resi conto che erano molte le posizioni e gli elementi da realizzare; vidi che si voleva e si poteva trasformare questa disciplina in uno Show. Fu a quel punto che iniziai raggiungere un livello che può definirsi alto, visto che sono anche un insegnante di questa disciplina.
È stata una grande soddisfazione per me, soprattutto perchè posso considerarmi in italia il primo praticante di questa disciplina, la Break Pole, ovviamenter non per la Pole Dance, ma ad essere sincero non mi interessa avvicinarmi a questo mondo.

 

 

Francesco Mariotti e Silvia Vetralla (TeatroCircoPuzzle)

2)
A differenziare, è sicuramente l'elemento tecnico, l'Acrobatica Aerea prevede l'utilizzo di strumenti differenti, basato su una tecnica differente. Punto comune credo sia rinvenibile nell'eleganza, nel movimento del corpo, nell'armonia nei movimenti e nei gesti. Perché c'è sicuramente una relazione fra movimento e musica e laddove c'è questo tipo di relazione si parla di Danza. Laddove invece  c'è un'attrezzatura particolare come quella dell'acrobatica aerea, si parlerà di unione fra musica, danza ed Acrobatica Aerea. La ricerca poi fra le varie connessioni e l'esistenza di queste, è pressochè infinita, si offre un ricco ventaglio possibilità per creare qualcosa di nuovo.
Il collegamento tra la tecnica pura e il movimento, che viene invece rappresentato con la danza. La morbidezza quindi che si raggiunge nei movimenti, l'eleganza.
Sicuramente dinamismo scenico, posso portare degli esempi, il tessuto, piuttosto che la giocoleria classica o il cerchio, sono tendenti alla staticità, la fusione e l'unione con danza va quindi a creare nuovi tipi di possibilità di orientare la scena in varie direzioni, di accordare la tecnica e la disciplina con l'ambiente nel quale si vanno a rappresentare.
Gli allenamenti e la loro costruzione dipende sicuramente dal percorso individuale. Per quanto riguarda Emma ad esempio,la nostra piccola allieva, il punto di partenza è stato rappresentato dalla danza, solo succesivamente si è poi avvicinata alle altre discipline, quelle acrobatiche, prima a terra e poi in aerea, perché era sicuramente portata. In più fa anche giocoleria ed equilibrismo.
Ci sono singole e differenti sessioni di allenamento legate alle singole discipline, per poi unire tutto, danza, acrobatica a terra, aerea, equilibrismo, nel momento della performance e  dello spettacolo.
Non esiste ancora una figura completa in questo senso nell'allenamento, poichè bisogna saper fare e saper insegnare. Una preparazione di questo tipo è molto lunga e difficile da raggiungere.

3)
Partirei dal presupposto che questi eventi siano necessari oltre ad essere importanti, perché se si parte dalla consapevolezza dell'esistenza di fusioni fra le diverse discipline, allora questi eventi possono essere sicuramente uno spunto fondamentale, anche, dal punto di vista divulgativo, comunicativo, il far conoscere la bellezza, la particolarità delle arti circensi, unita alla Danza. Come sappiamo dal Cirque du Dementia,  al Cirque du Soleil, c'è un'evoluzione per tutto il circo moderno.
In Italia questo sicuramente rimane un evento fondamentale ed unico, un pò come la nostra lanterna, quindi siamo felicissimi che ci sia un'iniziativa del genere che crea un'apertura ulteriore, non solo verso il circo moderno, ma verso la danza e le sue sfumatore, fondendole all'arte circense.