Università degli studi di Tor Vergata, Facoltà di Medicina e Chirurgia, corso universitario in Scienze Motorie 
Autrice: Giuseppe Buggea
giuseppebuggea@tiscali.it 
Relatore: Prof. Stefano D'Ottavio
Correlatore: Dott. Gioacchino Paci
Anno accademico: 2009/2010

 

 


La presente tesi si pone l'obiettivo di individuare delle linee guida per l'insegnamento della giocoleria nella scuola primaria. Nel primo capitolo analizza lo sviluppo psico motorio del bambino dai 6 anni ai 10 anni individuandone le caratteristiche generali delle diverse fasi di sviluppo. Vengono poi presentate le varie tecniche di giocoleria per poi individuarne gli elementi fondamentali da sviluppare per l'apprendimento di questa disciplina: il ritmo; la laterizzazione e la simmetria; la coordinazione. Nell'ultimo capitolo sono presenti dieci lezioni che si propongono come linee guida, fasi, per l'insegnamento della giocoleria.

Introduzione

La disciplina della giocoleria da alcuni anni è uscita dai circuiti tradizionali del circo e dell'arte di strada trovando un utilizzo in ambito educativo. Infatti, anche in Italia sono ormai numerose le esperienze di corsi e laboratori non professionali di arti circensi. Questo fenomeno coinvolge anche le scuole primarie e secondarie nelle quali queste attività hanno la finalità di ampliare le esperienze motorie del bambino contribuendo al suo sviluppo integrale.Metteremo a fuoco in questo lavoro gli elementi fondamentali per l'insegnamento ai bambini della scuola primaria.Nella prima parte si va appunto ad analizzare lo sviluppo psico motorio del bambino dai 6 ai 10 anni. Nei primi due anni considerati (6 e 7 anni) gli schemi motori di base, quali, camminare, correre, saltare, arrampicarsi, rotolare e strisciare sono già appresi ma quello del lanciare e afferrare presenta un grado ancora elevato di difficoltà. Essendo questo un  movimento fondamentale per l'apprendimento della giocoleria per i bambini di 6 e 7 anni sarà opportuno far sperimentare questa capacità motoria tramite il gioco per non dare una connotazione negativa all'esperienza. Per i bambini invece dai 8 e 10 anni sarà possibile sperimentare giochi di giocoleria propriamente detti senza incorrere in notevoli difficoltà  o esperienze negative. È infatti un obiettivo del seguente studio individuare gli elementi fondamentali della disciplina e indicare delle linee guida di insegnamento che porti l'allievo ad apprende passo passo la giocoleria come possibilità di un intelligenza motoria e non come un insegnamento accademico. È per questo che prediligeremo l'insegnamento libero e semi guidato in cui il bambino tramite il gioco, innata attitudine dei bambini e mezzo di apprendimento peculiare di quest'età, scoprirà il proprio corpo in rapporto con gli attrezzi di giocoleria, con lo spazio e con i propri coetanei.Gli elementi fondamentali individuati per l'apprendimento della giocoleria sono: il ritmo, la laterizzazione, simmetria e la coordinazione. Questi elementi possono essere potenziati con giochi ed esercizi per rafforzare le basi su cui poi inserire la giocoleria. Nell'ultimo capitolo tutti questi temi sono affrontati con gradualità all'interno di dieci lezioni, che si propongono non di essere un esempio di svolgimento di laboratorio, ma delle lezioni da cui prendere spunto in base ai temi trattati e al livello degli allievi.