Università degli studi di Tor Vergata, Facoltà di Medicina e Chirurgia, corso universitario in Scienze Motorie 
Autrice: Elisa Lauretti
moye_lely@yahoo.it
Relatore: Prof. Stefano D'Ottavio
Correlatore: Dott. Gioacchino Paci
Anno accademico: 2009/2010

 

Introduzione

In via teorica quando noi valutiamo l’azione di altri, le informazioni dovrebbero inizialmente essere soggette al processo sensoriale e successivamente essere inviate ad un ordine più alto di processazione operato da aree associative. In queste regioni viene elaborato e comparato con i dati immagazzinati precedentemente nelle nostre memorie. Alla fine di questo processo possiamo sapere cosa gli altri stanno facendo. È possibile che queste operazioni cognitive accadano o si sviluppino quando il comportamento delle persone osservate è difficile da interpretare. D’altrocanto la semplicità con cui noi siamo in grado di comprendere quello che gli altri stanno compiendo suggerisce un meccanismo più semplice e alternativo a quanto espresso precedentemente. L’essenza di questo sistema alternativo consiste nella valutazione delle azioni eseguite da altri dopo essere state processate nel sistema visivo, e da qui inviate nella rappresentazione motoria delle stesse azioni degli osservatori. Gli osservatori sono all’oscuro del risultato delle loro azioni così che lo sviluppo di questo comportamento dia come esito lo stesso risultato motorio di un’azione compiuta coscientemente.
L’evidenza in favore dell’esistenza di questo meccanismo di mappaggio sensori-motorio deriva dalla scoperta di una popolazione di neuroni denominata “mirror neurons” scoperti da un esperimento con una scimmia che eseguì un atto motorio indotto mentre osservava un altro individuo il quale eseguiva una identica o simile azione.
Nella trattazione a seguire discuteremo circa le proprietà base di questo meccanismo conosciuto come “Sistema Mirror” ed asamineremo la rilevanza di questo meccanismo nell’attività circense.