I Grandi Passi del Piccolo Circo

 

I GRANDI PASSI DEL PICCOLO CIRCO

Intervista a Claudio Madia

 

RITRATTO

Io Claudio Madia, classe '59, uno dei saltimbanchi più stagionato al sole delle piazze e ai riflettori dei palcoscenici, sono un privilegiato. Sono "artisticamente" nato nel 1976 in una casa occupata di Milano, Santa Marta, dove si inventavano corsi di teatro popolare e "cineserie", e si ospitavano in modo stabile gruppi teatrali come il Teatro del Drago e, in modo sporadico, compagnie tipo Els Comediants, Odin, Living... Lì, inevitabilmente, mi sono innamorato del teatro di strada, ho imparato a fare il trampoliere e ho fatto il battesimo con il kerosene da sputafuoco. Ho avuto il privilegio di frequentare nel '79 il CRT di Milano nell'unico laboratorio mai organizzato (cinque ore al giorno, nove mesi) per la formazione di "operatori teatrali" dove ho avuto maestri come Vanni e Ferruccio del teatro ingenuo, Gardy Hutter, Nani Colombaioni, Sergio Bini ...Poi sono stato in giro per il mondo ma questa è un'altra storia. Nell' '83 è nata la mia prima figliola e non sono più ripartito. Erano gli anni del Parco Sempione, da sempre punto di riferimento di personaggi unici, artisti, viaggiatori, avventurieri, e i primi giocolieri: Antonio Bucci e Salvatore Mereu che aveva il primo monociclo che ho visto da vicino, mi ha insegnato quello e tante altre cose.  Io sono più equilibrista  e acrobata che giocoliere (posso vantarmi? Faccio ancora flicflac e le mie belle rovesciate a 44 anni suonati). Il mio nome (un nome, un destino) si potrebbe tradurre con Banchetto (cassapanca, màdia) Zoppo (claudio) Mi definisco saltimbanco e il mio sogno è realizzare uno spettacolo

completo tutto su un banchetto non più grande della mia valigia, un tavolino traballante, dove poter eseguire anche numeri  di equilibrismo e salti acrobatici. Un po' di strada, l'avventura all'Albero Azzurro, le esperienze teatrali ed editoriali, e prima l'incontro con Camilla che ha condiviso con me, dall '89, tre figli, un giocattolo suo (la Piccola Scuola di Circo) e uno mio (un ombrellone colorato: un Piccolo Circo). Poi i giocattoli sono cresciuti e ora abbiamo un unico grande giocattolone: il Piccolo Circo Porta Volta. Certo le cose sono cambiate: quando nell'80 sapevi fare girare tre palline con un paio di trucchetti senza farle mai cadere eri già un giocoliere, nell'85 con gli "stranieri" (Dino & company) arriva niente meno che il passing! Negli anni novanta c'è stato il boom tra i "giovinastri" e ora ci sono bambini delle elementari che fanno i trick con quattro birilli!

 

PICCOLA SCUOLA DI CIRCO e SALTIMBANCHI DOC

Ci chiamiamo Piccola  Scuola di Circo perché ci piace che le cose vengano su da sole, piano piano, e quando è nata la PSC era, come naturale, piccola. In questo mestiere siamo abituati a salire sulle spalle degli altri e tutti noi siamo arrivati dove siamo arrivati appoggiandoci sulle spalle di chi ci ha preceduti o dei nostri compagni di strada. Ci siamo poggiati l'uno sull'altro, ci siamo dati la mano, abbiamo cercato di andare avanti insieme senza litigare, abbiamo anche litigato ma oggi siamo in tanti e questo significa qualcosa. L'interesse per le nostre attività è oggi più vivo che mai e la meta a cui siamo giunti è già un bel traguardo. Sembrava un sogno irrealizzabile invece è lì: il nostro chapiteau, tutto bello a righe, sotto un grande platano potato per l'occasione. Però il lavoro, quello tosto, inizia adesso! (e sarà una continua battaglia anche perché finora ci riconoscono solo permessi temporanei, rinnovabili di 6 mesi in 6 mesi). La nave è varata ma adesso comincia la navigazione! Avevamo la "bottega delle capriole" con 300 allievi, che erano già tanti, e con una gestione senza utili, ma anche senza grosse uscite, e potevamo fermarci quando volevamo! Adesso abbiamo il "megastore", non possiamo più fermarci, questa barca deve lavorare a pieno ritmo e deve far lavorare a pieno ritmo tutti quelli che ci sono sopra. Per ora l'organico è costituito da una dozzina di insegnanti più una manciata di collaboratori, poi ci sono le mamme della PSC, sempre molto attive, poi i collaboratori, speriamo pro-tempore, come gli architetti, l'avvocato e il consulente finanziario. Ma questo progetto per decollare prevede ed ha bisogno anche di tutta una serie di altre figure e competenze che mancano. Abbiamo anche altri sogni che ora sembrano irrealizzabili come, per esempio, riempire di pubblico il tendone non solo una settimana all'anno ma tutto l'anno! Magari con artisti cresciuti in casa! Piano piano, per ora ci basta dare l'occasione di giocare, sempre meglio perché in fondo ci interessa un circo che esprima leggerezza e allegria, l'arte più antica, nata quando il primo uomo ha fatto un salto e ha lanciato un grido di gioia e magari un oggetto che aveva in mano...e lo ha ripreso al volo!. Non vogliamo che i nostri allievi pensino innanzi tutto a primeggiare. Non ci interessa sfornare campioncini da cinque birilli in su, Certo non disdegnamo! Bellissimo il doppio salto mortale, ma ci domandiamo perché al doppio salto devi poi per forza aggiungere un avvitamento. In questo modo rischi, (oltre al farti male) di perdere di vista l'arte del comunicare, un'arte che ti insegna anche a "togliere", a scoprire che invece del doppio salto può essere meglio il singolo e, in fondo, puoi anche non fare nemmeno più quello! Porto ad esempio un vecchio compagno di viaggio, il mago Barnaba che non sapeva fare niente ma lo faceva benissimo! E due giovani colleghi Eddy e Diego che bravissimi tecnicamente (!) in spettacolo si divertono, divertendo anche di più, a buttare via la tecnica, a massacrare

polli di gomma e a sparare "cazzate". Maestri, lunga vita! L'inaugurazione di Porta Volta sarà  naturalmente la X edizione di Saltimbanchi DOC, che quest'anno parte a fine maggio e prosegue fino a fine giugno: è un evento ormai consolidato che marcia da solo. Quando abbiamo cominciato nel 1994, l'obiettivo era una festa dove i saltimbanchi potessero incontrarsi; eravamo in dieci, ora siamo cresciuti, ci si attrezza meglio di anno in anno, fonica, luci, palco, ma lo spirito è lo stesso: ci  si esibisce ancora a cappello (un unico grande cappello) e poi si va a mangiare insieme! Anche quest'anno avremo ospiti d'eccezione, come gli argentini di Circo Xiclo, già noti al pubblico italiano e la compagnia Rital Broccante, usciti a loro tempo dalle migliori scuole di circo francesi, che qui alla PSC avranno una seconda casa (uno di loro, Roberto Magro, è, secondo me, l'ideale direttore artistico di Saltimabanchi DOC e sperò lo sarà). Inoltre abbiamo finalmente concordato con il Torchiera un calendario che permetta a pubblico ed artisti di partecipare sia a Saltimbanchi Doc, sia alla rassegna organizzata da loro.

 

MANUALE DI PICCOLO CIRCO

È frutto delle mie e di altrui esperienze. L'ho scritto di getto ma già girava da tempo sotto altre forme: per esempio il capitolo sulle destrezze era già pronto nella tesi che Camilla aveva scritto nel 90 per l'I.S.E.F. sull'insegnamento delle arti circensi nelle scuole medie al quale avevo collaborato disegnando anche le illustrazioni. Dieci anni fa non lo avrebbero pubblicato! (né io sarei stato in grado di scriverlo)  Anche l'idea di mandare i bambini a scuola di circo era "pazzesca". Ora, invece, che le scuole e i corsi di piccolo circo si moltiplicano, che sono una realtà consolidata e il valore sociale, culturale e persino terapeutico del clown è ampiamente riconosciuto, le case editrici fanno a gara per strapparsi i titoli! (è un incoraggiamento!) Questo è possibile anche perché tutti noi di questo piccolo mondo abbiamo lavorato duro negli anni, abbiamo arato e seminato ed è arrivata la pioggia, anzi la manna! questo manuale viene pubblicato da una casa editrice del calibro della Feltrinelli, segnando un enorme passo in avanti dell'intero settore in termini di credibilità e di promozione. Il libro è uscito in pompa magna nella collana per bambini Feltrinelli Kids. Al tema del piccolo circo la Feltrinelli ha dedicato inoltre la grafica dell'intero catalogo e l'allestimento del loro stand al Salone Internazionale dell'Illustrazione di Bologna. Abbiamo fatto questo manuale per quei ragazzini di cui sopra che ogni giorno più numerosi, mettono in piedi piccoli circhi organizzatissimi reinvestendo quello che guadagnano a cappello (più di me!) in impianti audio, attrezzi, e scenografie, ma scoprendo a proprie spese che devi portarti l'acqua minerale perché al terzo numero ti viene sete e che la pipì si fa prima di cominciare lo spettacolo, o come strutturare le prove per non perdere tempo e arrivare pronti in scena... piccoli e grandi consigli rubati in giro per il mondo e raccolti da

un "vecchietto" che dopo aver tanto vissuto può permettersi di non correre, anzi di fermarsi ad aspettare, sapendo che non si smette mai di imparare, magari proprio guardando indietro o in giù.

 

Piccola Scuola di Circo

Via Solari, 40 - 20144 Milano

Tel/fax 02 42290574

 

Piccolo Circo Portavolta

Bastioni di Porta Volta, 6  Milano

 

www.piccolascuoladicirco.it

info@piccolascuoladicirco.it

 

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