Girovago e Rondella

 

GIROVAGO E RONDELLA. DA DOVE SALTATE FUORI?

Lei cuciva borse di pelle con un'amica di Milano, che aveva un negozio. Io invece avevo comprato una barca per fare il teatro navigante con una piccola compagnia che avevo a Milano. Per mantenere la barca pensai di fare spettacoli in strada, e siccome lei disegnava bene, le chiesi di dipingermi la pancia, perchè nello spettacolo avrei eseguito alcuni esercizi yoga muovendo la pancia. Poi le chiesi anche di partecipare allo spettacolo, così avremmo diviso gli incassi. Nacque così questa collaborazione, trasformatasi poi in idillio. Infine, dopo varie avventure insieme, ci trasferimmo in Grecia, dove acquistammo una barca, perseguendo la vecchia idea di farne un teatro navigante e poter girare per le isole in assoluta libertà. Impiegammo ben cinque anni per realizzare lo spettacolo; nel frattempo lavoravamo portando turisti in giro con la barca per le isole della Grecia. Lì ho capito che se ti piace fare una cosa devi fare quella e non qualcos'altro. Fai quella cosa e ripetila 1000 volte e poi, come per gli alchimisti, si tramuterà in oro. Finalmente venne il momento della prima. Era un grosso spettacolo, con ben con venti persone sulla barca. Purtroppo andò male. Avevo trascurato l'organizzazione tecnica, materiale e finanziaria per far arrivare la gente, delegando questi aspetti ad altre persone. Fu un grosso buco nell'acqua e dovemmo vendere la barca per pagare i debiti. Una volta saltata la storia del teatro navigante, siamo ripartiti facendo spettacoli in strada, costruendo da noi le marionette, le maschere e tutta l'attrezzatura necessaria. Poi siamo passati nelle piazze, nelle scuole, finché nel 1992 Cutaglianos ci ha suggerito di costruire un'arena, con panche per 120 posti a sedere. Facevamo base a Rodi e siamo rimasti in Grecia quasi 15 anni, girando tutte le isole del Dodecanneso e andando spesso anche a Creta. Oltre a fare spettacoli insegnavo nelle scuole, nelle università, nei carceri minorili. Senza Rondella non sarebbe stato possibile. Lei è lo zoccolo duro della Compagnia. Costruisce pupazzi e fa tantissime cose, con tre bambini sempre appresso. Non è facile se non ci credi.

 

CHI E' CUTAGLIANOS?

Dimitri Cutaglianos è stato un artista greco formidabile E' morto adesso, ad 85 anni, facendo spettacoli in strada per tutta la vita. In Grecia lo conoscevano tutti, e dopo la sua scomparsa i giornali gli hanno dedicato articoli in prima pagina.. Lui faceva spettacoli di forza, del tipo sollevare cammelli coi denti! Cominciava lo spettacolo sollevando un cannone che pesava 70/80 chili. Lo caricava e sparava in alto, tenendolo fermo sulle gambe, per annunciare al villaggio l'inizio dello spettacolo.

L'ho conosciuto per caso. Un giorno ero in bici al porto di Rodi, e vedo questa vecchia corriera Fiat del 1935 parcheggiata lì, con questo tipo con i capelli lunghi e la barba. Ci salutammo, mi chiese se fossi un artista e si presentò. Da allora siamo diventati grandi amici. Non ho mai visto un suo spettacolo perchè quando l'abbiamo conosciuto aveva già 80 anni e non si esibiva più, ma mi ha insegnato moltissime cose sulla strada, su come trovare le piazze, sul rapporto con la gente, sul come costruire un'arena. Avevo fatto un progetto, ma quando lui l'ha visto mi ha detto "Butta via tutto che ti faccio vedere io come si fa". Le prima due piazze me le ha chiuse lui, e mi ha fatto capire che in Grecia non c'era bisogno nemmeno di scrivere al comune, bastava un colpo di telefono o una chiacchierata con il sindaco. La sua vecchia corriera Fiat del 1935, dove viveva e con la quale andava in giro, si era un giorno bloccata per guasto a Rodi, e lui l'aveva lasciata lì. Quando tornava a Rodi era lì che dormiva. Aveva la casa ad Atene, dove viveva con la moglie, anche lei ormai anziana. Viveva un pò a Cipro, un pò ad Atene, sempre in roulotte, perché a lui le case proprio non piacevano. Poteva morire ad Atene, a Cipro, dovunque, e invece è venuto a morire a Rodi, davanti alla sua corriera; è arrivato davanti alla porta ed è morto Forse quando il tuo percorso è quello giusto anche la fine del viaggio risulta quella giusta. Poteva morire in qualsiasi ospedale del mondo e invece si è spento davanti alla porta della roulotte dove aveva sempre vissuto nei suoi anni d'oro.

 

I VOSTRI PROGETTI IN ITALIA?

Vorrei fare in Italia un pò la stessa cosa, ma non con l'arena, che non ho portato perché qui sono molto rigidi in questioni di omologazioni. Ho preso invece due piccole tensiostrutture e vorrei fare biglietteria. Con una struttura del genere puoi viaggiare in altri paesi nei mesi dove qui non si lavora tanto e a Pasqua la Grecia è bellissima!

Mi piacerebbe che anche altre compagnie italiane si muovessero così, con strutture piccole e biglietteria. Lavorare a cachet è piacevole, però non sei totalmente libero. Lavorare a cappello invece è un po’ dura, perché la gente non è abituata e ti dà la mancia di 1000lire. Inoltre se lavori a cappello sei obbligato a versare alla SIAE il 10%, più 100mila di cauzione entro cinque giorni. Con la biglietteria la gente ti apprezza diversamente, e soprattutto sei libero e decidi dove e quando andare, senza dover ricorrere a tutti i pasticci politici e burocratici.

Vogliamo lavorare nei paesi piccoli con una struttura che si gestisce in poche persone. Oltre agli spettacoli vogliamo fare dei corsi per insegnare alle persone le cose che ho imparato nel corso della mia vita artistica. Ad un certo punto è anche importante passare, non puoi tenere tutto per te. Comunicare, scambiare, così c'è un flusso continuo di energia, altrimenti ti si ritorce tutto contro.

 

L'ITALIA VI SEMBRA UN PAESE CHE INCENTIVA QUESTE ATTIVITA'?

Tra tutte le cose che puoi installare all'interno di un Luna Park esiste anche il Teatro Viaggiante. Per Teatro Viaggiante s'intende qualcosa di chiuso, come un'arena, un posto che ospiti un massimo di 500 persone paganti, dove devi essere autore-attore dello spettacolo. Puoi iscriverti a questa associazione e dichiarare che i tuoi mezzi non sono più autocaravan ma mezzi speciali spettacolo viaggiante.. Questo significa rifare il collaudo, ma anche il 60% in meno di assicurazione, un tot in meno di bollo, niente superbollo ed altre agevolazioni. Il nostro è così. Sembra un furgone normale ma è un mezzo speciale spettacolo viaggiante! Era omologato per nove posti, ora lo è per sei posti più trasporto attrezzi, ed è tutto scritto sul libretto di circolazione. Se vuoi puoi farli registrare anche per uso abitazione. D'altronde in Italia la legge non ti consente di comprarti un pullman e di adibirlo per uso abitazione. Da comune mortale, se vuoi avere una casa mobile, devi comprarti un camper. Se invece sei spettacolo viaggiante le cose cambiano.

In più puoi chiedere l'uso del suolo pubblico per gli spettacoli. Recentemente ho provato a chiedere la piazza centrale al comune di Bracciano. Volevo mettere due panche e far pagare il biglietto a chi si fosse seduto. Questo in teoria. Vado a chiedere lo spazio, e in quattro giorni di impelagamenti burocratici ottengo il permesso. Come associazione spettacolo viaggiante avrei dovuto pagare il 50% in meno sul suolo pubblico. Ma se sei sotto una certa cifra, avevamo chiesto tipo 40 mq., allora non devi niente, e alla fine tutto quello che ho pagato erano 20mila di marca da bollo. Stesso discorso per la spazzatura. Veniva 100 lire a metro cubo, ma se non arrivi a 1000lire non paghi, noi arrivavamo a 850lire così non abbiamo pagato nemmeno quella. Ci siamo poi rivolti alla SIAE. Nella piazza principale del Comune non avremmo potuto non contattarli, e poi ci interessava fare tutto a norma di legge, per capire se questa strada fosse praticabile. Lì ci siamo infognati, nel senso che il biglietto è un biglietto d'ingresso, e noi avevamo messo le panche senza delimitare uno spazio chiuso. Non esistendo un ingresso, in teoria, tutti quelli che sono in giro diventano spettatori e dovrebbero essere paganti ed avere un biglietto. E se tu sei in piedi e guardi lo spettacolo, e non hai pagato il biglietto, io pago 100mila di multa. Abbiamo allora optato per l'offerta libera, ma anche lì ci hanno chiesto 100mila di cauzione. Inoltre se monti una struttura sul suolo pubblico hai bisogno dell'assenso dell'architetto, che ne certifichi il corretto montaggio. E' una verifica che costa 500mila, ma esistono anche procedure più economiche.

E' da un pò di anni mi sto scontrando con la burocrazia italiana. E' un muro difficile da abbattere, ma sono più duro del muro e piano piano aprirò una breccia, e se non ci riuscissi andrò da un'altra parte, fortuna che sono girovago!

 

COSA VIUOL DIRE FAMILY THEATRE?

Per Family Theatre s'intende non necessariamente una famiglia di genitori e figli, come nel nostro caso, ma anche un gruppo di persone che vivono e lavorano insieme. Agli inizi la società si chiamava Gandal Theatre Company. Poi è nato Girovago, perché mi piace girovagare e Rondella perché rotola e va velocemente. Il nostro messaggio è semplicità, se hai fantasia e se credi in qualcosa puoi fare quello che vuoi. Freschezza, gioia di vivere, energia, palate di energia. Sono cose che abbiamo costruito noi e la gente se ne accorge e l'apprezza.. Abbiamo imparato a gestirci come una famiglia di artisti, lavorando sulla fantasia. Non sono capace di camminare sulle mani, però costruisco dei pupazzi grandi che camminano sulle mani. Con questo lavoro puoi essere quello che vuoi, un ammiraglio che va sulla nave? Costruisci una nave che va avanti e indietro e costruisci il tuo spettacolo. Un domatore? Con la frusta e i coccodrilli! e se non faccio spettacoli vado in depressione. Lo spettacolo che facciamo adesso è il circo ecologico, gli addetti ai lavori lo definirebbero teatro di figura surreale popolare, ma la gente può tranquillamente venire a vederlo e divertirsi. Mi chiedono se lo spettacolo sia per bambini o per adulti. Non vedo differenze. A Creta ho fatto lo stesso spettacolo per le scuole materne, elementari, medie, superiori ed universitarie! E' fondamentale trovare cose da dare ad un bambino come ad un adulto. A fine spettacolo do gli strumenti in mano ai bambini per farglieli suonare, incitandoli a suonare forte, e loro giù di brutto a far casino, ed è bello vederli tutti così eccitati.

 

COME FANNO I VOSTRI TRE BAMBINI A FREQUENTARE LA SCUOLA?

Siamo tornati in Italia per diverse ragioni. Una di queste è stata la scuola. In Italia per Circhi, Spettacoli Viaggianti e Luna Park c'è una legge che ti permette di fargli cambiare scuola seguendo gli spostamenti degli spettacoli. Puoi mandare i bambini una settimana in un posto, una settimana in un altro. Se invece vai all'estero prendi l'affido scolastico e per il periodo in cui stai via gli fai tu scuola  Ti danno il programma da svolgere, vai via tutto l'anno e torni a giugno, così loro sostengono direttamente gli esami per passare alla classe successiva. Se invece torni almeno tre mesi prima che finisca la scuola li inserisci in una classe e loro terminano regolarmente a scuola. In Italia di positivo c'è solo questo nella scuola.

E' meglio non dire ai maestri che sei girovago, perché altrimenti pensano che quel ragazzo ripartirà subito e gli prestano scarsa attenzione. Anche lì trovi insegnanti che capiscono ed apprezzano e allora puoi raccontargli le tue scelte di vita, oppure quelli che hanno tutta una serie di pregiudizi, e allora non gli dici niente. Lo iscrivi regolarmente a scuola, il giorno in cui vai via glielo comunichi e loro inviano i documenti alla scuola dove lui continuerà gli studi. Noi cerchiamo di stare almeno quattro mesi in un posto, muovendoci nel territorio limitrofo alla scuola. Cerchiamo anche di fare sempre uno spettacolo nella scuola dei bambini, per aiutarli ad inserirsi nei gruppi della classe. I ragazzi a scuola formano gruppetti molto legati tra loro, nei quali è difficile entrare subito, ma avere un amico che va sul monociclo o che fa spettacoli fa sicuramente piacere.

I nostri figli hanno già cambiato tante scuole. Tre volte In Grecia, quattro, cinque volte qui in Italia. Per ora va bene, perché riusciamo a seguirli ed assisterli per i compiti. Rugiada fa la prima media, Timoteo la terza elementare e Tommaso, che ha quattro anni, va all'asilo. Teniamo molto alla loro istruzione e i patti sono molto chiari: se non fanno i compiti, non partecipano allo spettacolo.

 

Girovago & Rondella

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