La Giocoleria come Percorso

Tratto da “Lo Zen del Juggling”, di Dave Finnigan, edito da Stampa Alternativa

 

«La giocoleria é veramente un percorso che porta all’illuminazione?» domandai quella sera.

«Una delle ragioni per cui la giocoleria funziona come un percorso é che tradizionalmente non é mai stata considerata come tale», cominciò il Maestro. «Perciò non ti devi concentrare su un Nirvana distante, ma su quel che succede ogni

momento, ogni giorno. Vi svegliate, vi allenate, mangiate, vi allenate e dormite. Ogni giorno é completo di per sè. Ciascun momento è una perfetta frazione di quel giorno. La meta é la perfezione, ma siccome per voi é solo una direzione, non focalizzate le vostre energie sulla meta ultima, ma soltanto sullo schema che state praticando ora. I miglioramenti di ogni giorno sono sufficienti per lasciarvi soddisfatti, ed ogni periodo di più giorni porta con sè una

crescita enorme. Ogni giorno è come un gioiello singolo di questa collana, perfetto e completo. La giocoleria é come una lente d’ingrandimento che vi permette di focalizzare l’attenzione su ciascun momento.

La giocoleria nasconde altri vantaggi come percorso di risveglio spirituale. Difficilmente la giocoleria vi farà diventare esperti nel guadagnare soldi, anche perché nemmeno i migliori giocolieri vengono pagati tantissimo. I giocolieri non

ottengono molto riconoscimento per la loro abilità atletica. Inoltre, siccome é una forma d’arte così soggettiva, é difficile giudicare se una persona è davvero più brava dell’altra. Da molte persone i giocolieri sono anche visti come degli sciocchi, il che vuol dire che la loro parola non viene considerata molto negli ambienti di potere ed autorità. Quindi mancano i soliti motivi che portano al successo: i soldi, il riconoscimento, la competitività ed il potere; cosa rimane? Nulla...oppure tutto? Dipende dal punto di vista.

Il secondo giorno abbiamo parlato della ‘mente del principiante’. Nella testa di uno che inizia non é successo ancora niente. E’ una mente libera dagli ingombri dell’esperienza. Guardando il mondo tutti i giorni con la mente del principiante, nonimporta se siete giocoliere, muratore, coltivatore o programmatore di computer, troverete delle novità e delle possibilità per sperimentare ed esplorare in qualsiasi momento.

Nella giocoleria, come in qualsiasi arte o mestiere, é facile cullarsi sugli schemi che conoscete, sulla familiarità del proprio stile. La vera sfida è muoversi al limite del disagio, laddove è richiesta la vostra attenzione per mantenere lo svolgersi armonioso di uno schema o per eseguire con successo un movimento difficile. Oggi abbiamo parlato anche di questo quando mi hai descritto ciò che vedi giocando. Condividiamo questi pensieri con la classe intera, ma con delle parole leggermente diverse. Con la mente da principiante sentite ogni presa con ogni dito, perché nulla é familiare. Si percepisce il peso dell’oggetto lanciato solo quando viene afferrato. Si sperimenta la giusta posizione del vostro braccio e della spalla, provando tutti i percorsi possibili. Quindi selezionate un percorso, usando proprio quella traiettoria. Ogni lancio diventa bello, ogni presa meravigliosa e le sottigliezze delicate di coordinazione e movimento vengono apprezzate per la loro concreta perfezione. Anche gli sbagli vengono considerati delle opportunità per sperimentare nuovi modi per recuperare.

Domani, provate a osservare un’altra persona mentre gioca. Osservate prima la faccia, poi le mani, le gambe ed i piedi, le anche e le spalle.Cogliete ogni dettaglio dell’ambiente. Odorate l’aria. Sentite l’odore del sudore per lo sforzo. Chiudete gli occhi ed ascoltate con nuove orecchie la respirazione e lo sbattere delle palline quando toccano le mani. Toglietevi le scarpe e sentite il terreno sotto i vostri piedi. Non richiede molto impegno, apritevi semplicemente alla possibilità di sperimentare la realtà in maniera più completa e vedrete che accadrà. Come nella giocoleria, la chiave per una percezione più ampia é ‘praticare, praticare, praticare‘.

Ciò che acquisite qui, sia per quanto riguarda l’abilità da giocoliere sia in termini di crescita personale, lo potreste ottenere ovunque ed attraverso qualsiasi disciplina. Avete scelto di lasciare le vostre case e le famiglie, di liberarvi dal vostro ambiente abituale e venire qui. Venendo fin qui, ed immergendovi completamente in questo progetto, vi siete affidati alla crescita e al cambiamento. Qualsiasi luogo può essere un dojo, una palestra per le arti marziali, o imparziali; ma se in più viene preparato attentamente dall’uomo oppure se é uno spazio aperto naturalmente appropriato, imparare sarà più facile. La giocoleria non é una religione, benchè ci siano dei ‘seguaci’che la considerino tale. Al massimo, può servire come uno dei tanti percorsi verso l’illuminazione. In genere, è una innocente e piacevole dipendenza. Al peggio, arriva ad essere un’ossessione alienante.

I giocolieri sono spesso delle persone socievoli alle quali piace stare in compagnia e che amano interagire ed intrattenere. Se questo é il vostro caso la giocoleria vi aiuterà a sentirvi ancora più a vostro agio in situazioni mondane. Però, fra di noi esistono anche delle anime solitarie che usano la giocoleria per appartarsi dal mondo, in un batter d’occhio. Rimane solo il momento e gli oggetti che sfrecciano nello spazio. Odio, povertà, ingiustizia, e anche la famiglia e gli amici scompaiono appena il giocoliere cerca rifugio nell’intensità dell’allenamento al massimo livello della sua abilità.

Molti giocolieri si soffermano parecchio tempo su questo stadio ossessivo, aumentando l’auto-sufficienza, l’auto-consapevolezza e la fiducia in se stessi attraverso questo allenamento intenso. Sia che si tratti di un percorso, una passione, o un’ossessione, una volta che la giocoleria diventa parte della propria vita quotidiana, ci si sente meglio. Avrete anche più energia, tonificherete i vostri muscoli, penserete in maniera più chiara, la vostra salute generale migliorerà e probabilmente anche il vostro aspetto. Imparando a suddividere i trick in piccoli frammenti ed a praticarli poi passo per passo, aumenterà la vostra abilità a risolvere problemi. Riuscirete anche a rallentare il tempo e probabilmente a ritardare il processo d’invecchiamento esercitando i grandi muscoli del vostro torace e le spalle, stimolando il vostro cuore ed aumentando il flusso di sangue al vostro cervello. Eppure la giocoleria non intensifica necessariamente il contatto con le altre persone, né la vostra solidarietà.

Essere uomini implica anche una ricerca spirituale. Siamo tutti filosofi, in ricerca del gusto della perfezione e di qualcosa che meriti l’investimento della nostra fede. Qualcuno trova nella giocoleria proprio questo, cioè l’occasione per verificare la propria perfezione. Anche se esistono molte difficoltà, la maturità di un giocoliere si misura dalla sua abilità di usarle per crescere.

In primo luogo il gioco non può andare avanti per sempre. Sbaglierete e, se vi state esibendo, la vostra imperfezione verrà notata dal pubblico.

In secondo luogo c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Siete sempre in cammino e non ‘arriverete’ mai. Altri vi potranno anche lusingare ed onorare, ma avrete sempre ben chiaro davanti a voi un altro passo da intraprendere su questa scala infinita verso la perfezione. Sarete coscienti della vostra imperfezione, molto più degli altri.

Terzo, verrà il momento in cui le vostre abilità diminuiranno: per qualcuno questo succede in maniera accidentale, per un incidente o una malattia; per altri é un processo graduale che dura anni.

Rendetevi conto di tutte le grandi prove spirituali che si possono sperimentare grazie alla giocoleria. Sperimenterete l’inevitabile eccesso di stima del vostro ego, quando altri loderanno il vostro talento; vi sentirete tormentati dall’invidia quando altri giocolieri vi supereranno in abilità; sarete tentati di fare parte di una comitiva esclusiva, guardando dall’alto in bassi meno esperti o i meno ‘seri’. Potreste dover affrontare l’insicurezza finanziaria, la fame o il declino inevitabile delle vostre abilità. Imparerete ad abbandonare l’attaccamento allo stato di grazia del momento ed acquisterete una chiara visione di tutte le avventure della vita, dolore e sofferenza inclusi.

Non pensate per un solo momento che io vi stia dando qualche cosa, perché non esiste nessuna scorciatoia, e nessuna possibilità di percorsi alternativi. E’ la vita la vostra scuola, la lezione dura dal vostro primo respiro all’ultimo, ed il vero insegnante siete voi stessi. Stando attenti, imparerete. Per quanto riguarda l’illuminazione, avete fatto il primo passo del percorso nel momento in cui vi siete accorti che vi manca e che la volete cercare. Continuerete sul percorso diventando una persona che, apparentemente, la possiede. Una volta imparato come ottenerla, realizzerete che l’avevate fin dal principio.»

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