Saltimbanchi alla Romana

 

 

In diverse città italiane gruppi di giocolieri stanno crescendo insieme, con la voglia di regalare bei momenti di aggregazione e di festa all'insegna della giocoleria, e queste quattro giornate romane hanno dimostrato che anche convention locali organizzate presso un centro sociale possono risultare gradevolissime. Ma la sorpresa maggiore è venuta certamente dal gruppo organizzativo, affiatato e disponibile, e alla base del successo di questa convention. Per saperne di più intervistiamo con piacere Simone & Simona, che parlano a nome dell'intero collettivo.

 

COME E' NATA QUESTA IDEA?

E' partito tutto a novembre del 99, quando volevamo organizzare un raduno per capodanno 2000, ma avevamo così poco tempo che abbiamo lasciato perdere. E' rimasta però l'idea e la voglia di organizzare questo incontro a Roma appena possibile. Ci siamo messi così in giro alla ricerca di un posto che potesse essere adatto alle nostre esigenze e Valerio, facendo parte del suo collettivo, ha pensato che la Torre potesse essere il luogo adatto. In effetti appoggiarci ad una struttura già funzionante ci ha molto facilitato le cose. Grazie alle serate organizzate alla SCOLA dove avevamo un pubblico di aficionados di circa 200 persone, avevamo già un minimo di esperienza su come si organizzasse e potesse funzionare al meglio una serata. Ma all'inizio eravamo un pò titubanti, perchè ancora non avevamo deciso come, quando e chi potesse coordinare tutto questo, e soprattutto eravamo incerti sulle braccia su cui potevamo contare. Una volta costituito un gruppo di lavoro, costituito dai giocolieri che si incontrano alla SCOLA coadiuvati da altri giocolieri, le cose poi sono andate avanti abbastanza speditamente. Piano piano abbiamo cominciato ad organizzare la pubblicità e a sviluppare qualche idea su come trovare una palestra e su come offrire dei servizi alle persone che sarebbero venute.

 

VI ASPETTAVATE UNA GRANDE AFFLUENZA?

Quando siamo partiti con l'idea di una convention ci aspettavamo poche persone, massimo un centinaio, e per informarli ci siamo basati sulla velocità di diffusione delle notizie tra i giocolieri, che funziona benissimo. Non abbiamo pubblicizzato molto l'evento a Roma, ma soprattutto fuori e presso i giocolieri. La voce si è comunque sparsa qui a Roma, e molte persone ci hanno contattato per avere notizie a riguardo, compresi molti giornalisti, anche di testate importanti. Nel tam-tam che ha preceduto la convention la mailing list ha avuto il suo ruolo, ed insieme alla e-mail ha funzionato benissimo per le serate che abbiamo organizzato alla SCOLA. Ma più efficace è stato il volantinaggio alle convention o il rapporto diretto con i giocolieri. Presto ci siamo resi conto che sarebbero venute un sacco di persone, così abbiamo aggiustato il tiro. Abbiamo contato 230 persone registrate, ma la sera del public show c'erano 500 persone.

 

COME AVETE RISOLTO I PROBLEMI BUROCRATICI ED ECONOMICI?

Per ottenere i bagni abbiamo costituito un'associazione nominale, non registrata, che si chiama “Saltimbanchi alla Romana” (praticamente siamo i giocolieri della SCOLA e gli altri che ci hanno aiutati). All'inizio pensavamo di dover affrontare grosse spese, così avevamo pubblicizzato l'evento come una convention a pagamento. In seguito siamo riusciti attraverso le serate organizzate alla SCOLA a raccogliere un pò di soldi per coprire le spese iniziali e allora, considerato che la struttura era a costo zero e che nessuno avrebbe avanzato grosse pretese riguardo all’organizzazione, ci siamo resi conto che l'evento poteva autofinanziarsi anche con una semplice sottoscrizione. Pochi soldi, per i servizi, la pubblicità, la luce, ma tanti volontari che danno una mano.

 

DA CHI ERA COMPOSTO IL GRUPPO ORGANIZZATIVO?

Eravamo una quindicina di persone, supportati dagli amici della Torre, che con dei mezzi di lavoro pesante ci hanno aiutato molto. Fisicamente, alla Torre abbiamo lavorato no stop dal 23 agosto fino all'inizio della convention e anche durante il suo svolgimento. Eravamo alla prima esperienza, così sulla carta ci eravamo già divisi per bene i compiti per non lasciare dei buchi organizzativi e avevamo preparato una tabella con i turni che ognuno di noi avrebbe fatto. Quindici di noi, con una griglia abbastanza stretta, per coprire un pò tutte le esigenze. Poi magari saltava fuori l'emergenza e non si capiva bene chi dovesse preoccuparsene. E' vero anche che ad alcune cose non avevamo proprio pensato, come il cibo per esempio. Quanto comprarne, come e quando darlo, cose che col passare dei giorni siamo riusciti un po’ ad aggiustare. Per fortuna molti di noi vengono dalle realtà dei centri sociali, e questo è risultato fondamentale per la soluzione dei problemi che man mano si sono presentati. La struttura del centro sociale permette alle persone di rapportarsi in maniera spontanea senza troppi freni, sempre nei termini del rispetto; chi poi ha dimestichezza di questi ambienti sa benissimo che non ci sono dietro fini lucrosi e si dispone positivamente e con pazienza anche quando ci sono lacune organizzative.

 

TUTTI QUI AVEVANO VOGLIA DI DARVI UNA MANO...

Gli eventi sono stati organizzati anche grazie alla collaborazione di giocolieri del Torchiera, come Jochen e Pallino e di tanti altri amici che hanno messo a disposizione la loro esperienza per organizzare i diversi eventi. C'era un bel clima di collaborazione. Quello che doveva andare è andato anche grazie allo spirito di quelli che hanno partecipato. Altre cose sono risultate un pò mosce perchè alla gente andava di meno. L'entusiasmo di metter in piedi una convention è stata la ragione del suo piccolo successo.

Abbiamo inoltre apprezzato il rispetto verso le strutture del centro, nessun danno o atti di vandalismo e pulizia spontanea del prato!. Anche nelle stanze della Torre c'è stato molto rispetto e chi ha lasciato le sue cose in giro non le ha viste scomparire o usate impropriamente, almeno fino a domenica mattina quando purtroppo sono spariti degli attrezzi; questo ci e’ dispiaciuto molto, ma non credo che avremmo potuto far nulla per prevenirlo. Perfdino i cani che sono arrivati, avendo a disposizione uno spazio così grande, non hanno creato nessun tipo di problema

 

 

 

ADOTTARE LA FORMULA USATA DALLE CONVENTION PIU' GRANDI VI HA CREATO DEI PROBLEMI?

Penso che la formula delle convention tradizionali si adatti bene anche ad un evento di queste dimensioni. Ricalcare lo schema non crea problemi perchè tutti sanno già di cosa di tratta e mettono del loro per farlo riuscire al meglio in termini di organizzazione e di partecipazione.

SPETTACOLI Abbiamo avuto un open stage il giovedì sera, un pò sofferto per via della pioggia che ci ha costretti nella palestra. Uno venerdì sera sul prato molto bello, con parecchi acts molto divertenti, e il sabato abbiamo fatto il public show, tecnicamente di un buon livello e con un folto pubblico. Domenica, invece, eravamo rimasti in pochi e dopo la cena con tutti gli artisti, stanchi ma di buon umore, abbiamo dato vita ad un “clamoroso” Renegade Show, che iniziato all’una di notte ha visto un susseguirsi di performance al limite della censura!!

WORKSHOP

Un pò pochi effettivamente, anche se alcuni di ottimo livello e con buona partecipazione. In generale ci aspettavamo che chi partecipasse alla convention, in modo spontaneo, collaborasse in prima persona a tenere dei workshop, cosa che in parte è anche avvenuta, ed i workshop di Marco sul contact, di Jossua sulla manipolazione delle clave e di Jochen sul passing, sono stati molto apprezzati. Probabilmente avremmo dovuto incaricare uno di noi di occuparsi dei workshop in modo da facilitarne la riuscita.

PALESTRA

Avevamo a disposizione una bella palestra di una scuola, per ottenere la quale abbiamo barattato degli stage di giocoleria che faremo durante l'anno scolastico, che però è risultata troppo lontana.

PARATA

Ci sarebbe piaciuto fare una parata al centro, oppure a S.Lorenzo, che è un quartiere più popolare, però avevamo dei problemi logistici per spostare la gente senza dover noleggiare degli autobus. Probabilmente avremmo avuto per questo un aiuto dall'amministrazione, ma avevamo già troppe cose, anche a livello burocratico, a cui pensare. La nostra parata e’ pero’ passata davanti al carcere di Rebbibbia ed è stato un momento molto bello, anche se forse i detenuti non ci hanno sentito.

 

E PER TERMINARE....

Alla convention avevamo approntato una bacheca per le comunicazioni in tempo reale e anche eventuali commenti. Ci piacerebbe anche sapere cosa ne pensano gli altri a proposito di questa convention, magari contattandoci attraverso la mailing list oppure scrivendoci a saltimbanchi@hotmail.com

Continueremo a vederci alla SCOLA, nonostante il suo futuro è piuttosto instabile. Comunque qui alla Torre ci siamo trovati bene e chissà che non ci sposteremo qui. E' un pò decentrato ma lo spazio è molto bello, con una palestra che, anche se piccola, è accogliente. Siamo molto stanchi a fine manifestazione, però molto contenti e ripagati degli sforzi che abbiamo fatto perche’ ci siamo divertiti e abbiamo visto gli altri divertirsi.

 

 

LA FAVOLA DI MORLAX E BIANCHINA, tratta dalla Mailing List dei Giocolieri Italiani

 

E' stata rinvenuta una clava alla convenscion dei saltimbanchi alla romana.la suddetta clava e' di colore bianco razza henry's tipo pirouet, sul suo collarino (gommino del culo) c'è scritto MORLAX. A tutt'oggi ignoriamo se MORLAX sia il nome della clava o del suo proprietario/a/i. ma a sentire il nome MORLAX pronunciato ad alta voce , la clava non dà segni di alcun interesse. la suddetta è stata scambiata involontarimente durante il toss up, quindi va ritenuto che MORLAX, sia ora in possesso di una clava completamente bianca senza scritto MORLAX sul culetto. non vogliamo fare minacce o ultimatum, ma avete una settimana di tempo per restituirci BIANCHINA. allo scadere della settimana vi verra' recapitato il gommino MORLAX decapitato dal manico. non provate a torcere un gommino a BIANCHINA nè tantomeno a farle fare dei tripli (ha paura) o MORLAX verrà smontata completamente. baciamo le mani.

 

Ah rinvenitore di clave!!! ma come si fa ad andare in giro per Roma con una bianchina senza collare né guinzaglio ad una convenscion dei saltimbanchi alla romana che c'hanno tutti le pirouette bianche? comunque sono Francesco di Roma e Morlax è mia (oltre ad essere la mia e-mail) per cui se ci scriviamo in privato penso che sarà facile (bella battuta,eh...) beccarsi per fare questo scambio, così la smettiamo di ammorbare la mailing list con questi messaggi... nel frattempo grazie a jochen il domatore perché ci aveva preso in pieno,era proprio la mia...  buon giocolaggio a tutti trillo

 

Per maggiori info: Simone 0328 4674637 oppure saltimbanchi@hotmail.com

 

 

 

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