Oltre la Luna

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Oltre la Luna

 

ANDREA E DANIELA, ASTRONAUTI GIOCOLIERI?

Quando io e Daniela aprimmo a Trieste un negozio di giocattoli, eravamo interessati all'aspetto didattico e pedagogico dei giocattoli. Avevamo già visto in giro per l'Europa tante cose nuove che si ponevano come alternativa ai giochi tradizionali e tre anni fa venimmo a contato con la giocoleria, a noi allora completamente sconosciuta, che non mancò di affascinarci. L'entusiasmo per la giocoleria ci venne trasmesso anche da un giovane mormone che faceva qui a Trieste il suo praticantato. Vestito di tutto punto con giacca e cravatta, ci mostrava dei numeri di giocoleria incredibili, e sapeva anche far volare benissimo gli aquiloni. Ogni volta che veniva a trovarci, praticamente un giorno sì e uno no, trasmetteva a noi questo amore immenso per la giocoleria e gli aquiloni, spingendoci a promuoverli entrambi. Cominciammo a trattare i primi articoli, ma agli inizi non avevamo la più pallida idea di cosa si potesse fare con gli attrezzi, nè cosa fosse una pallina da contact, o quali differenze ci fossero tra le varie clave presenti sul mercato. E sicuramente nemmeno il pubblico ne era a conoscenza. Ricordo che durante una dimostrazione in negozio un tale si avvicinò alle palle da contact e cominciò ad usarle come se fossero delle palle da bouncing! Due anni e mezzo fa la giocoleria era ancora meno diffusa di quanto lo sia diventata ora, ma tenevamo molto a diffonderne le potenzialità, così cercavamo di continuo materiale e occasioni per approfondire le nostre conoscenze. In quel periodo incontrammo Lorenzo Mastropietro, che a 19 anni si era avvicinato alla giocoleria da autodidatta, e che adesso sta facendo della giocoleria la sua professione. Grazie a lui, che ogni sabato veniva in negozio e mostrava le tecniche dei vari attrezzi, è stato possibile per molti avvicinarsi alla giocoleria. In seguito cominciammo a proporre la giocoleria alle scuole, presso gli enti, nelle ludoteche, per far capire che non è strettamente legata al professionismo circense, ma un'attività alla portata di tutti, e che a tutti dona grandi benefici.

A distanza di un paio d'anni il nostro negozio è diventato un punto di riferimento per tutta la regione, con tanta gente che gli gravita intorno, e non solo per acquisti. Da quasi un anno abbiamo inoltre costituito un'associazione che si occupa di spettacoli, di giocoleria, di corsi, di attività circensi, ma anche di aquiloni, e siamo riusciti a tenere i primi corsi all'interno dei ricreatori e delle scuole della provincia. L'associazione è diventata opportunità di lavoro per tutti i giocolieri che ne fanno parte, e avendo una nostra sede, dove ci incontriamo e ci alleniamo, è diventata anche motivo di aggregazione.

 

QUALI PANNI DEVE VESTIRE UN NEGOZIANTE DI GIOCOLERIA?

Come negozianti bisogna in qualche modo diventare atipici e darsi da fare per mostrare gli attrezzi in movimento. E' impensabile acquistare attrezzi di giocoleria, appoggiarli sullo scaffale e aspettare che entri il cliente, li compri e se ne vada via. Bisogna tenere sempre tre palline in mano, mostrare un devil stick in azione, magari proprio a qualcuno che entra e ti chiede un Action Man (che tra l'altro non abbiamo!). Lo facciamo perché la giocoleria ci è piaciuta, ci ha entusiasmato, così proviamo a trasmettere questa allegria anche ai clienti. Certo, in una città di provincia delle nostre dimensioni non credo che un negozio possa andare avanti soltanto con la giocoleria, se poi aggiungi che subiamo la concorrenza sleale di artisti che vendono al ribasso e in nero attrezzi di giocoleria! Ma siamo entusiasti di queste arti e continueremo a insistere nel promuoverle. In questo momento ci sta aiutando tantissimo, in termini di promozione, un giovane giocoliere...

 

GIANLUCA BOTTAI

Ho 21 anni, pratico la giocoleria da tre anni e ho già lavorato a Venezia per due anni, organizzando corsi per principianti e bambini, con buoni risultati. Tornato qui a Trieste ho conosciuto l'associazione Dinamo e i titolari di Oltre la Luna, che mi hanno appoggiato per l'organizzazione di corsi di giocoleria, a cui la città ha risposto molto bene. Abbiamo avuto molte adesioni, e lavoriamo molto sul passing e su tutto ciò che implica un lavoro di gruppo. Molti ragazzi hanno trovato nel juggling possibilità di aggregazione, di divertimento, di crescita, e oggi a Trieste lo si pratica quotidianamente nelle strade e nelle piazze. Il nostro gruppo lavora inoltre da quest'anno su tutta la regione; da Trieste a Udine alla Carnia, siamo riusciti ad elaborare progetti di spettacolo in numerose occasioni. Dopo le feste natalizie organizzeremo corsi per i trampoli, corsi per i bambini e cercheremo di avviare una tradizione di spettacoli in strada, che nella nostra città sono praticamente inesistenti.