Scuola di Teatro di Bologna

Scuola di Teatro di Bologna "Alessandra Galante Garrone"

via degli Ortolani 12 - 40139 Bologna

tel. 051 545155

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www.scuoladiteatrodibologna.it

 

 

 

Intervista alla fondatrice Alessandra Galante Garrone

 

Com‘è nata la tua passione per il circo, il teatro e la danza ?

E’ nata molti anni fa: ho cominciato studiando danza classica, per ben dieci anni, prima con Susanna Egri a Torino e poi a Parigi dove contemporaneamente frequentavo la Scuola di Mimo e Teatro di Jacques Lecoq . Ho vissuto diversi anni a Parigi, dove ho continuato a studiare e a perfezionarmi.

Sono tornata nel 1969 e subito ho avuto la fortuna di iniziare a lavorare sia come coreografa sia come attrice e cantante/ballerina. Ho lavorato in diversi Teatri e sono quindi entrata a far parte della Cooperativa Nuova Scena fondata da Dario Fo e Vittorio Franceschi. Coltivavo però un desiderio: aprire una scuola…Così, con un grande baule pieno di maschere, nasi e costumi da clown ho iniziato ad insegnare organizzandomi una vera e propria “scuola viaggiante”. Un anno di seminari sulle tecniche del mimo, del clown, sull’uso delle Maschere teatrali e sulla Commedia dell’Arte con lezioni nelle università, nei quartieri, nelle gallerie d’arte moderna…..

In quel periodo ho scritto “Alla ricerca del proprio clown”, un libro che ha avuto un certo successo. In quegli anni nessuno parlava di circo/teatro. Nessuno, nemmeno all’interno delle diverse Scuole di Teatro Italiane, immaginava quanto l’acrobatica, la giocoleria, il mimo, le tecniche del clown e lo studio della Commedia dell’Arte fossero importanti per l’attore…..

Volevo creare una Scuola “diversa” da quelle che in Italia già esistevano. Non è stato facile….erano gli anni del “fai da te”, dei Laboratori in cui si teorizzava l’autopedagogia. La Scuola di Teatro di Bologna è stata fin dalla sua nascita, avvenuta nel 1976, una Scuola “controcorrente”…Ne sono usciti tantissimi che oggi hanno raggiunto posti di primo piano nel campo del Teatro, della Danza, del Cinema e della Televisione (come Stefano Accorsi, ad esempio, diplomatosi alla nostra Scuola solo alcuni anni fa).

 

Dagli anni ’70 al Nuovo Circo…

La nostra Scuola ha in qualche modo avuto un certo intuito “anticipatore”. Oltre ad invitare a Bologna, in collaborazione con il Comune, diversi spettacoli di Nuovo Circo (Cirque Bidon nel 1999, il Cirque Baroque per le manifestazioni di Bologna Capitale Europea della Cultura nel 2000) abbiamo dato vita a un Corso Superiore di Nouveau Cirque, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, e nella scorsa estate abbiamo partecipato direttamente, con gli allievi usciti dal nostro 1° Corso, all’allestimento dello spettacolo “Ombra di Luna”, che poi è stato replicato con successo a Bologna, a Brescia e alla Biennale di Venezia. Si tratta di una importante opportunità formativa rivolta ad attori, acrobati, giocolieri, artisti di strada e circensi: uno spazio dove alla sperimentazione e alla ricerca si abbina lo studio quotidiano e rigoroso delle tecniche.

Accanto a docenti della nostra Scuola, l’insegnamento è stato via via affidato agli artisti del Cirque Baroque, ad un gruppo di bravissimi insegnanti di giocoleria, al grande clown Pierre Byland….La Formazione è fondamentale per il futuro di tutte le Arti: ma non è facile convincere i giovani allievi che non basta saper fare una capriola o giocare con tre palline per credere di essere artisti di nuovo circo! Così come non è facile convincerli a lavorare insieme, a lavorare in gruppo, convincerli che allestire uno spettacolo non significa mettere insieme tanti numeri diversi….

Continuaeremo alavorare in questa direzione e per la prossima estate il Comune ci ha affidato uno spazio proprio nel centro della città, dove allestiremo uno chapiteau in collaborazione con il Cirque Baroque. Lo spazio sarà aperto a spettacoli colti e popolari, in grado di coinvolgere bambini, giovani e anziani; sarà inoltre uno spazio dedicato anche alla formazione.

 

Quali prospettive vedi per il Nuovo Circo in Italia?

Temo che il Nuovo Circo possa correre lo stesso rischio che correva il Teatro... 20 anni fa: l'imitazione dei risultati raggiunti da grandi artisti come Grotowski o di gruppi come il Living Theatre... L'imitazione dei risultati e non del percorso di studio ed elaborazione teorica che a quei risultati aveva portato. Ecco perché oggi temo le imitazioni nostrane del Cirque du Soleil, gruppi dilettanteschi o danzatori che si autodefiniscono coreografi, attori e registi spesso assai presuntuosi che si buttano nel cosiddetto “Nuovo Circo”. Non mi sembra che si possa parlare di “arricchimento” ma di un nuovo grande equivoco. Limitarsi a riunire in uno spettacolo attori che recitano, giocolieri che eseguono i loro numeri, trapezisti che volteggiano non è davvero nulla di “nuovo” e non si dovrebbe confondere il “metissage” con un collage di numeri diversi. Da sempre sono esistiti spettacoli in cui la parola, la danza, l’acrobazia, le maschere si “mescolano” e da sempre vengono usati spazi di rappresentazione non tradizionali (dai capannoni industriali ai foyers dei Teatri, dai Teatri/Tenda alle cantine, alle piazze e alle cave di pietra…) . Lo hanno fatto artisti come Benno Besson, Luca Ronconi, Grotowski, Ariane Mnouckine, Peter Brook. Un artista di Circo che impara a dire due battute non è un “attore di Circo”. Così come un attore di Teatro che impara a fare un flic-flac non è “artista di Circo”. Il Nuovo Circo deve poter contare su artisti professionisti, conoscitori di un mestiere antico. Artisti che sappiano parlare al pubblico (e magari abbiano anche qualche cosa da dire…). Personalmente sono sempre stata attirata più dalla qualità che dalla novità: le idee non bastano, lo diceva anche Jacques Copeau, oltre alle idee si deve pretendere la competenza.

 

Cosa puoi dire sull’esperienza di “Ombra di luna”, a cui avete partecipato direttamente?

Alcuni anni fa invitai a Bologna Alessandro Serena per parlargli di una mia vecchia idea: trovare insieme, ognuno secondo le proprie competenze, una strada per far nascere anche in Italia spettacoli di Circo/Teatro. Partire proprio dalle nostre radici per sviluppare nel tempo un percorso che non “orecchiasse” esperienze già viste ma che si appoggiasse alla nostra (grande) tradizione come il Varietà e la Commedia dell’Arte (liberata da ogni possibile “deriva” macchiettistica). "Ombra di Luna" è stata una esperienza importante soprattutto per l’apporto scenografico di Marcello Chiarenza, che è uno straordinario artista, creatore di oggetti e di immagini. Purtroppo però è mancata – non da parte nostra – la volontà di coniugare la formazione alla produzione. la Scuola di Teatro di Bologna resta comunque aperta a tutte le possibili future collaborazioni con chi condivide i nostri obiettivi ed i nostri sogni...

Questa sezione è sostenuta da

SFERA - Formazione in Circo Educatvo e Pedagogico

L’Ass. Giocolieri e Dintorni / progetto CircoSfera, in collaborazione con il Corso di Laurea in Scienze Motorie, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, presenta  “SFERA - formazione nazionale in circo educativo e pedagogico" 7° Corso Universitario per lo Studio delle Attività Motorie applicate alle Arti Circensi (ottobre 2019 - giugno 2020)

FiX - Formazione in Circo Sociale

L’Ass. Giocolieri e Dintorni / progetto AltroCirco, definita in collaborazione con il Cirque du Monde e i pedagoghi della Fondazione Patrizio Paoletti, lancia "FiX, formazione italiana in circo sociale", 8° Corso Universitario per lo Studio delle Attività Motorie applicate alle Arti Circensi (ottobre 2020 - giugno 2021)