Luca Pannoli / Ondesign

 

 

Nel 1992 mi laureo in architettura e nel 1998 nasce lo studio associato Ondesign (che condivido insieme all’arch. Maria Cristina Milanese - che è anche mia moglie). Lo studio è multidisciplinare in quanto si occupa di ricerca e sviluppo in vari ambiti: architettura, design, comunicazione e arti visive. Abbiamo svolto attività di docenza in diversi Istituti di Formazione e personalmente come docente a contratto presso Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura nel corso di Laurea in Graphic and Virtual Design. Come potrete vedere nella documentazione presente in rete www.ondesignstudio.it; http://ec2.it/ondesignstudio; https://www.facebook.com/ondesignstudio?ref=hl; http://knowboards.blogspot.it; i nostri lavori riflettono questo carattere interdisciplinare;

 



Luci d’Artista nasce nel 1998 da un’idea dell’allora Assessore al Commercio e Promozione della Città Fiorenzo Alfieri con lo scopo di decorare ed illuminare le vie della città attraverso luminarie non convenzionali. Per questo vennero invitati 12 artisti (Are, Casorati, De Paris, Ferrero, Giammello, Luzzati, Mainolfi, Molinari, Nervo, Paolini, Stoisa, Tabusso) e bandito un concorso per giovani artisti per realizzare ulteriori 2 installazioni per un totale di 14 opere. I due artisti vincitori del concorso furono Enrica Borghi e Luca Pannoli, che presentò l'opera intitolata “L’amore non fa rumore” che consisteva nella riproposizione di insegne e messaggi tipici della città ma opportunamnte rivisitati sia iconograficamente che nel significato.

 

 

L’idea di Circus nasce nel 2013 dalla volontà di proporre un’opera gioiosa e ricca sia dal punto di vista cromatico che iconografico. Dalla relazione di progetto: ”CIRCUS è un’installazione luminosa che nasce da una duplice idea. Da un lato il Circo è proposto come spettacolo tipicamente natalizio che piace molto ai bambini e a tutti coloro che amano la sua magia piena di colori, suoni e mirabolanti acrobazie. Dall’altro è indubbio che il Circo sia una rappresentazione perfetta, un riflesso, di noi tutti e di ciò che ci circonda,  insomma, per dirla con una sola parola, una metafora della nostra vita”. Per la realizzazione delle figure ho attinto al numeroso materiale sul tema presente in rete, scartando per mia precisa volontà, tutto ciò che riguardasse l’utilizzo degli animali e concentrandomi invece sull’abilità degli artisti circensi.
sito internet dedicato alla manifestazione di Salerno
http://lucidartista.comune.salerno.it/static/luci_dartista/LUCI_D-ARTISTA_2013-4882.aspx

 

 

 

Dal 1998 - primo anno in cui mi sono occupato di installazioni luminose - ho realizzato diverse opere urbane che utilizzano la luce come elemento fondamentale. La luce è un mezzo espressivo affascinante e potente, capace di esaltare l’opera, incrementandone l’energia creativa, producendo stupore e suggestione nello spettatore. Luci d’Artista è stato proprio questo: conferire dignità alle luminarie natalizie (che fino ad allora erano spesso banali e di dubbio gusto) affidandone l’ideazione ad autori con diversa formazione che potessero, attraverso proposte assai differenti tra loro sia in termini formali che di significato, nobilitarne l’uso elevandole a forme d’arte urbana. Torino, ben quindici anni fa ormai, è stata indubbiamente una precorritrice nel rinnovamento di tali opere diventando un modello per altre città italiane ed europee ed oggi la collezione di arte urbana en plain air Luci d’Artista, di proprietà della GAM, vanta oltre 20 opere.

Sito internet Luci d’artista 2013 Torino:
http://www.contemporarytorinopiemonte.it/ita/Focus-on/Luci-d-artista-2013

 



 
Ogni opera creativa nasce da molte riflessioni e da numerose suggestioni che attingono dal background e dalla sensibilità dell’artista. In questo caso, conoscendo il carattere “decorativo-didascalico” delle installazioni luminose di Salerno ho preferito “limare” l’aspetto concettuale che caratterizza le mie precedenti installazioni (sia pubbliche che private) privilegiando l’elemento figurativo. Ho cercato - e nell’immagine inviatole tale carattere è piuttosto manifesto - di trasmettere, prima ancora che allo spettatore, a chi ha materialmente costruito l’opera e agli allestitori, la volontà che tale installazione non tradisca lo spirito dello spettacolo circense che, almeno per me, è sinonimo di gioco, abilità, colore, luci, magia …  
Non so quanto Torino, tradizionalmente molto attiva nella rappresentazione di questi eventi, abbia contribuito nell’ideazione, ma è probabile che tale tema sia filtrato, quasi epidermicamente, da ricordi d’infanzia ed esperienze successive (dagli spettacoli circensi insieme ai miei bimbi, all’iconografia cinematografica – Fellini ovviamente e Wenders del “Il cielo sopra Berlino”, ad esempio). Il Circo peraltro è di per sé un tema molto affascinante e ricco di suggestioni “magiche”.

 

 

 

Aneddoti su quest’opera non ne ho (è appena nata, ancora troppo giovane) ma c’è invece un episodio curioso. Proprio in questi giorni, senza nessun riferimento specifico all’opera Circus presentata a Salerno, degli amici mi hanno mostrato (e io l’ho proposto ai miei 2 figli di 9 e 11 anni) un cortometraggio  intitolato Il Circo della Farfalla (The Butterfly Circus). Si tratta di un piccolo gioiello del 2009, diretto da Joshua Weigel e interpretato (tra gli altri) da Nick Vujicic. Anche questo è un Circo senza animali, anche qui lo spirito circense è ben rappresentato, anche qui la Vita e l’Arte emergono prepotentemente.

Luca Pannoli