Circomix - scuola di circo per bambini e ragazzi - Vandoies (BZ)

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<typohead>CIRCOMIX - VANDOIES (BOLZANO)</typohead>

 

Mi chiamo Sigrid Federspiel e già da piccola avevo sognavo il circo, e mi piaceva osservare i giocolieri in strada. Nel 1991 conobbi un ragazzo che sapeva far girare le tre palline, così provai anch’io e quando ci riuscii, siccome insegnavo alle scuole elementari, decisi di insegnare queste cose ai miei alunni. Nacque allora questo primo progetto in una scuola con 25 bambini. Fu un successo, ed accortami del valore pedagogico di questa pratica, continuai ad interessarmi. L‘anno successivo insieme ad un altro collega organizzammo un progetto un pò più grande che si chiamava Nuove Forme di Movimento Creativo e già all’inizio c’erano 70 bambini di questo paese che frequentavano il corso. Dopo un anno lasciai il mio posto di insegnante di ruolo e  andai in Germania a fare un corso di un anno e mezzo, una settimana al mese, praticando tutte le arti circensi, dal clown al mimo, acrobazia, giocoleria. Tornata in Italia partii con la "Piccola Scuola di Circo di Vandoies", insieme ad un mio collega. Dopo un anno lui andò via, ed io non sapevo come fare, ma mio marito decise di darmi una mano, ed ora sono otto anni che andiamo avanti. Già all’inizio nella mia famiglia il gioco era importante, inoltre mio marito era già allenatore di calcio. Ora la sua squadra fa juggling durante gli allenamenti con risultati positivi poi sul campo, e i miei figli sono entrambi presi da queste pratiche, anche nel tempo libero.

 

COME HANNO ACCOLTO QUESTA TUA SCELTA ?

I miei colleghi e i parenti all’inizio mi hanno detto che ero matta perché lasciavo un posto sicuro. Mentre mia mamma mi ha invece aiutato, anche economicamente. I primi cinque anni eravamo appoggiati alla scuola, che volevano investire solo 500.000 lire all’anno in queste attività, ma cosa ci fai con così poco quando hai settanta bambini da addestrare? Abbiamo cercato una soluzione, e per due anni io e mio marito abbiamo finanziato il progetto, ma dopo due anni le nostre risorse finanziarie non ce lo permettevano più. Così nel 1998 abbiamo fondato Circomix, un’associazione di circo teatro attivo, che, con l’aiuto del Comune, ci aiuta a finanziare tutto il progetto. Tra i soci fondatori c’è addirittura il sindaco, il suo vice e il direttore di banca. Vandoies è’ un piccolo paesino dove non c’è turismo né altro e la gente investe più facilmente e con più voglia in progetti alternativi di questo genere. Adesso abbiamo fatto registrare l’associazione anche in provincia, da dove dovrebbero arrivarci dei finanziamenti.

 

COME NASCE QUESTO BINOMIO BAMBINI-CIRCO?

Negli ultimi 20 anni si è sviluppato in Europa una cultura di circo per bambini e giovani, che si estende sempre di più. Il circo ha qualcosa di esotico, è un mondo particolare, fantastico e misterioso. Il circo dà ai bambini la possibilità di conoscere e sviluppare le loro capacità creative e di presentarle davanti ad un pubblico interessato. Il primo circo per bambini è stato fondato negli anni '20, da un certo padre Flanagan in Nebraska (USA), che lavorava con bambini malandati e di strada. Ora in  tutta Europa troviamo progetti di circo per bambini e giovani.

I nostri corsi sono aperti a bambini dai cinque anni in su, senza limiti di età, e comprendono giocoleria, clown, danza, teatro, acrobatica, arti circensi. La fascia d’età  più entusiasta è certamente quella dai 9 ai 14 anni. Cominciamo ad ottobre, una volta alla settimana, due ore. Poi a fine anno di lavoro, a maggio, ci vediamo anche due, tre volte a settimana, perché prepariamo lo spettacolo finale. In più diamo gli attrezzi in prestito, perchè possano continuare a giocare a casa, e loro si riuniscono ed inventano nuovi numeri. Una volta alla settimana abbiamo un incontro tra maestri e ci alleniamo insieme.

Due ore a settimana sono poche se vuoi diventare un professionista, ma per noi è più importante la gioia, la voglia di giocare, e per questo bastano anche le due ore. Al circo all’inizio i cambiamenti non si avvertono tanto, ma già dopo un mese, due mesi  vedi il cambiamento nella relazione con gli altri. Il collegamneto con la Germania è fondamentale, dove già negli anni 80 il movimento è partito, e dove in tutte le grandi città c’è una scuola di circo. Molte scuole pubbliche hanno il loro circo, come  a Friburg, dove  ho studiato e dove ho ancora tanti amici.  Qui in zona c’è Josef che mi affianca.

 

SU QUALI PRESUPPOSTI PEDAGOGICI SI BASA IL TUO LAVORO?

Lavoravo come insegnante alle elementari. Insegnavo quindi tutte le materie, ed ho sempre cercato nuove forme di insegnamento perché ai bambini viene chiesto di imparare tanto, di cui poi non rimane niente. Per me è importante questo apprendimento attivo che vuol dire che i bambini fanno da sé, spinti dalle loro esigenze ed è importante preparare un ambiente dove loro si sentano sicuri e possano impegnarsi creativamente, sviluppare tutte le loro forze, e questo lo metto in pratica sia quando insegno arti circensi sia quando insegno altre cose con i bambini. Uno dei segreti consiste proprio nel glissare con i ragazzi sugli aspetti pedagogici fondamentali. Non carichiamo mai le lezioni in questo senso e non chiediamo mai ai ragazzi di eseguire bene un esercizio per migliorare la concentrazione o la collaborazione tra compagni. Una maggiore socialità, la collaborazione, l’accettare gli altri, la fiducia in sé stessi, ma anche negli altri quando si lavora in gruppo, tutte queste cose vengono da sole con questo tipo di attività.

Per me il movimento è la vita, attraverso il movimento conosci meglio te stessa e gli altri, sviluppando tutte le tue forze.  Insieme a mio marito stiamo cercando  di sviluppare ancora meglio queste valenze, e questa ricerca è inserita a tutti livelli della nostra vita. Ed è molto bello, siamo più vivi, più allegri.

Siamo abituati a pensare in categorie di bene e male. Non è la cosa migliore da insegnare. Tutto si può fare e l’errore non esiste. E’ vero, la palla è caduta, ma non significa che è sbagliato solo perché fin da piccoli ci hanno detto di non far cadere le cose. Anche con i bambini cerchiamo di decondizionare queste sovrastrutture. Tutto è possibile e deve rimanere tale.

L’esperienza di un circo fa in modo che tutti vengano accettati e che ciò che viene definito un difetto diventa una qualità. Un bambino cicciottello che tutti deridono diventa invece fondamentale per fare il banco di una piramide, come uno  smilzo e piccolino diventa indispensabile per mandare l’ultimo su in alto.  Tutti sono importanti ed accettati. Nel mio lavoro è molto importante che i bambini siano reattivi, che inventino il numero, che non sia io a dirigerli, quella che noi chiamiamo forma non-diirettiva. I bambini hanno le loro idee, a volte le mettono per iscritto, me le fanno vedere ed io magari do una mano per l’aspetto coreografico, ma nulla di più. I risultati sono ottimi e bambini che hanno cominciato questa esperienza a sei anni a Vandoies ora fanno dei numeri straordinari, inventando tutto da soli.

 

ESPERIENZE CON BAMBINI PORTATORI DI HANDICAP ?

Spesso lavoriamo con bambini Down e la mia conclusione è che sono altrettanto capaci, quasi più normali degli altri,. Sono anche molto motori ed agili, in tutti giochi di destrezza, magari rispetto ai coetanei sono in ritardo, ma si divertono ugualmente. L’anno scorso sono stata in Irlanda a fare un progetto di circo con una collega tedesca e lei è specializza a lavorare con i cavalli e gli ostacoli. Abbiamo fatto una settimana con bambini handicappati e non, combinando le arti circensi con il lavoro con i cavalli, era bellissimo. I bambini avevano tra icinque e i diciotto anni. Abbiamo fatto un parata in città, poi uno spettacolo, invitando tutti i paesi vicini, ed i bambini handicappati lavoravano come gli altri.

 

RIUSCITE A COINVOLGERE I MAESTRI DI QUESTI RAGAZZI?

Le difficoltà sono quelle solite. I maestri non hanno il coraggio di mostrarsi, di mettersi in gioco, e vogliono sempre essere quelli che sono perfetti, che sanno già tutto, e lì nasce il grosso problema. Molti sono ora aperti a queste tematiche, ma finiscono poi col chiamare sempre me o Josef, invece di cimentarsi loro stessi. Ad esempio io sapevo solo far girare le palline e i piatti, però ho cominciato subito a cimentarmi con altri attrezzi. E molto bello perché i bambini capiscono che non sei perfetta, che anch’io sto imparando. E’ tutta un’altra esperienza poter condividere queste cose.

 

COSA E' CAMBIATO IN TE IN QUESTI OTTO ANNI?

La consapevolezza del mio corpo è sicuramente cambiata e sono diventata più sicura e ho più fiducia in me stessa . l fatto che io adesso tenga dei corsi di formazione ne è una prova perché prima invece ero molto timida e non sarei mai riuscita a parlare in pubblico . Mi piaceva esprimermi col corpo così adesso ho trovato il canale giusto, la danza mi piace molto ed ho cominciato otto anni fa  a fare re queste attività ed adesso che ho 37 anni mi sento più giovane di quando ho cominciato.

La mia prossima scommessa è fare spettacoli perché finora tutto il mio tempo l’ho dedicato all’insegnamento per i bambini. Adesso farò un altro corso di aggiornamento sempre a Friburg, con gli stessi maestri , sedici persone con cui ho già lavorato in precedenza e insieme facciamo due settimane prepariamo uno spettacolo in questo tendono nella Germania del sud. Sempre con la regia di  Samuel Jounou??

Ci sono due cose in questi otto anni e mezzo che non avrei mai pensato di fare. Primo: convincere mio marito a fare con me uno spettacolo, e da un anno abbiamo messo su un numero di acrobazia clownesca, abbiamo fatto il walzer di Vienna, centrandolo sui temi dell’amore, dell’odio e tutti i sentimenti che sorgono tra un uomo e una donna. Lo abbiamo già portato in strada e nei festival o feste dove ci invitano, e adesso stiamo preparando la stessa cosa con il tango. Secondo : riuscire a fare l'acrobata. Era per me un sogno, che si è realizzato l'anno scorso, dopo aver fatto un corso con un maestro bravissimo, che ha fatto anche la regia al Cirque du Soleil. Ci stava facendo provare il flic-flac ed io avevo tanta paura di saltare all’indietro, ma con la sua pazienza e con la sua sicurezza sono riuscita a saltare cinque flic-flac consecutivi! Quasi mi veniva da piangere e continuavo a ripetermi che non era possibile.

 

per maggiori informazioni :

CIRCOMIX - via Tulpe 1c - 39030 VANDOIES (BZ) tel 0472 869479

 

 

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