(estratto dell'intervista ai Giullari del Diavolo pubblicata su Juggling Magazine n.7, marzo 2000)

FROM HELL...

Il gruppo nasce nel 1994/95 e deve il suo nome al bastone del diavolo, o anche devil stick , in quel momento era l'unico attrezzo che si sapeva manovrare con abilità, tutto il resto era faccia da culo e pura improvvisazione. Gli esordi sono stati guidati da Stefano Catarinelli e Lucio Schippa, che un pò per esibizionismo, un pò per per la voglia di vedere le cose sotto un altro punto di vista, si davano al pubblico improvvisando gags del tutto genuine e spontanee, parlate in uno schietto dialetto umbro, che molto bene si addice alle feste medievali e storiche della nostra terra. Poi l'incontro con i primi giocolieri seri, e la scelta di un percosrso che oggi è diventato il nostro "lavoro", nel senso che facciamo solo questo per vivere!! IO, Enrico Alimenti, sono subentrato qualche tempo dopo. Vivendo nella stessa città e a stretto contatto con loro, sono stato subito contagiato da quegli strani equilibri e figure immaginarie che formano gli attrezzi una volta lanciati nell'aria, era bellissimo!! Così una estate ho deciso di seguirli e da allora non me sono più andato. E pensare che siamo anche laureati, nel senso che potevamo scegliere una vita ben diversa, ma fortunatamente abbiamo lasciato che le cose accadessero, che nella vita come nello spettacolo non sai mai come va a finire. Viviamo attivamente questa realtà, trasmettendo alla gente quello che secondo noi è la cosa più importante , cioè l'allegria. Ma prestiamo molta attenzione anche alla tecnica, allo studio della giocoleria, all'analisi dello Spettacolo, che ogni fine serata è al centro delle nostre discussioni, alla voglia di migliorarsi unita alla rabbia che abbiamo quando pensiamo a tutto il tempo che si è sprecato (chissà adesso quante palline facevamo girare!!!). Comunque, alla domanda se la tecnica è importante, rispondiamo che la faccia da culo lo è di più. Abbiamo scoperto di essere i più scarsi giocolieri di tutta l'Europa, ma abbiamo anche notato che,sotto alcuni punti di vista, siamo per lo meno i più comici!!! Ci sono state alcune esperienze forti che agli inizi ci hanno spinto aseguire questa strada. Come il Festival di Certaldo, dove per la prima volta o quasi vedevamo dei veri Spettacoli. Quello che ci incantava era proprio la magia che si creava dentro il "cerchio", la totale assenza di tempo che univa il pubblico e l'artista. Rimanevamo affascinati dalla sicurezza di come venivano eseguiti i numeri, di come venivano recitate le battute, sembrava tutto così perfetto, che volevamo a tutti i costi trovarci li in mezzo con la gente che applaudiva!!! Lo volevamo cosi tanto che nel giro di pochi anni anche noi avevamo pronto il nostro primo Spettacolo. Ma il salto vero e proprio nel mondo della giocoleria c'è stato quando abbiamo partecipato alla nostra prima convention internazionale, quella Torino del 97. Non avevamo mai visto prima di allora tante cose che saltavano nell'aria tutte insieme!! Eravamo cosi scarsi, ed io più di tutti, che quando mi chiedevano quale fosse la mia specialità, rispondevo di essere più che altro un comico... Ricordo che per i primi due giorni nemmeno tirai fuori le mie modestissime tre palline. MA presto ci rendemmo conto di quanto fosse facile crescere tecnicamente in un ambiente dove tutti fanno della giocoleria. Poi sono seguite le convention del 98 ad Edimburgo, fino ad arriavere a quelle del Sud America. Argentina , Brasile, Cile ,dove io purtroppo non sono potuto andare, ma in conpenso ho mandato gli altri, anche perchè ci vuole sempre qualcuno che pensa a mandare avanti la baracca !!!


...TO HEAVEN

L'atmosfera di laboratorio che informa le convention è diventata per noi fondamentale ed abbiamo continuato a lavorare su alcuni passaggi tutti insieme. In Umbria abbiamo fortunatamente molti spazi all'aperto dove poterci allenare, cosi abbiamo creato una specie di comunita per giocolieri, alcuni dei quali venivano da altre città. Vista la buona aria, alcuni si sono fermati da noi per qualche anno, è il caso di Zio Aldo, in arte Viral Ojubà, siciliano purosangue, nostro ispiratore e "profesore" per lungo tempo. Nelmondo dei giocolieri, ci si incontra spesso, e gli incontri diventano anche un modo per confrontarsi, e magari va a finire con la classica gara di resistenza di 5 palline!!! In molti stanno riscoprendo la Giocoleria intesa come tecnica di meditazione. Non c'è più la figura del giocoliere da circo,  dove la tensione e lo sforzo davano la dimensione di quanto fosse difficile il numero. Ora piuttosto si guarda alla forma, allo studio dei movimenti del corpo con l'attrezo, e il diffondersi del Contact ce lo dimostra. Così come l'utilizzo dei nuovi attrezzi luminosi da usare di notte, magari con la musica, dove risalta la totale assenza del corpo, la fluidità contrapposta allo sforzo. Giocoleria come Meditazione Dinamica, come ricerca del centro, le disomogeneità tra destra e sinistra si annullano quando si è centrati nel mezzo. Nella Giocoleria il fine ultimo è trovare il centro attraverso il quale, ad esempio, tutte le palline devono passare; in quel momento tutto si ferma!! Il movimento è corretto, il tuo sforzo è ridotto al minimo, le palline sembrano andare da sole!!! Con questo voglio dire che cercando l'esatto movimento con gli attrezzi, inconsapevolmente trasformi la tua vita, stai inseguendo senza saperlo il tuo centro, cosi all'improvviso ti accorgi che tutto sta andando per il  meglio, il tuo Spettacolo migliora, cosi come la tua vita, e te stesso come individuo!!! La giocoleria trasmette gioia ed è un mezzo di comunicazione universale, non a caso ci ha permesso di presentare i nostri Spettacoli anche all'estero, nei posti più incredibili!!! E ci ha permesso di conoscere tanta gente con la quale abbiamo tutt'ora dei contatti . Per concludere siamo diventati membri dell'asociazione mondiale CLOWN SENZA FRONTIERE, con la quale abbiamo girato molti paesi, e portato il nostro contributo laddove la guerra e la povertà stanno privando gli esseri umani della gioia di vivere. Per noi la scelta di questo mestiere e soprattutto lo studio della giocoleria, è diventato uno stile di vita. Stefano è il più radicale di tutti noi, diciamo che è il nostro pioniere; è lui che va avanti e sperimenta, poi torna e racconta, e se vediamo che non è troppo "fuori di testa", gli promettiamo che presto lo rifaremo partire verso nuove avventure!!!! Che la giocoleria sia con voi, e le ragazze tutte con noi!!! Cià!!!!!